Nel 1958 l'inventore di giochi Charles S. Roberts fonda la "Avalon Hill game company" a Baltimora, Maryland. Sulla scia del successo del suo gioco "Tactics" pubblica una serie di innovativi giochi tattici. Con Tactics, Roberts creò un nuovo tipo di gioco da tavolo basato su scenari e strategie di guerra reale. Questo tipo di gioco esisteva già in precedenza (H. G. Wells aveva scritto una serie di regole chiamate Little Wars), ma utilizzava esclusivamente miniature e dettagli di terreno ricostruiti in scala.
L'Avalon Hill introdusse molti dei concetti del wargame ricreativo, tra cui l'uso di mappe esagonali, della Zona di controllo (ZOC), e della possibilità di impilare più unità in una locazione (stacking), una tabella degli effetti basata sulle probabilità, effetti del terreno sul movimento, forza delle truppe, morale delle truppe. Le partite ai giochi più complessi potevano durare per giorni o anche settimane e l'Avalon Hill realizzò un sistema per permettere alle persone di giocare per posta. Dopo aver pubblicato numerosi giochi nel 1962 l'Avalon Hill a causa dei debiti accumulati da Roberts, viene assorbita dalla Monarch Service, stampatore dei giochi della stessa Avalon, assumendo il nuovo nome di Monarch Avalon, che la gestì per i rimanenti 36 anni, a capo della compagnia viene messo Tom Shaw.
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Tra gli antenati dei wargames (giochi di guerra ) , merita sicuramente un posto di primo piano il gioco degli SCACCHI.
Esso può essere considerato come il più vecchio gioco di guerra.
E’ una rappresentazione molto schematica di una battaglia del periodo antico e ancora oggi è uno dei giochi più conosciuti al mondo.
I Wargames sono nati dal bisogno militare di studiare l'arte della guerra e di inscenare nuovamente vecchie battaglie per scopi didattici.
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Federico I, noto come Federico Barbarossa è nato tra il 1121 - 1125 ed è morto il 10 giugno 1190 in terra Santa durante la crociata. Salì al trono di germania il 4 marzo 1152 succedendo allo zio Corrado terzo e fu incoronato il 18 giugno 1155 imperatore del sacro romano impero . Non sono noti con certezza né il luogo né la data di nascita di Federico di Hoenstaufen. é probabile che sia nato nel castello di waiblingen , nella prima metà degli anni '20 del XII secolo; il padre di Federico, che portava il suo stesso nome, era il duca si Svevia e apparteneva al partito dei ghibellini . Il prode Federico perseguiva un ideale di impero universale : la supremazia nella contesa col papato per la potestà civile universale, il legame con la tradizione dell'Impero Romano, cui Federico si ispirava, e la sovranità su Comuni e feudatari ribelli. A tal scopo dispose un saldo controllo su tutti i territori della Corona, utilizzando funzionari di umili origini e provata fedeltà, i ministeriales, e si pose l'obiettivo di recuperare gli iura regalia, le regalie, ossia gli inalienabili diritti del potere regio (amministrazione della giustizia, difesa del territorio, riscossione delle imposte .
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“Excurrit Larius a Meridie in Septentrionem , pronior tamen in Orientem”. Con questa nota di Paolo Giovio venne pubblicata nel 1559 a Venezia la prima planimetria del Lago di Como. Da sempre il Lario ha costituito un’importante snodo di comunicazione verso il Nord Europa , già in età imperiale i romani , cui si deve la fondazione di Como nel I secolo a.C., tenevano stanziata sulle rive del lago la loro quarta flotta. La storia di Como è tuttavia ben più antica. Costituitasi geologicamente alla fine dell’ultima glaciazione , la Valle de Lario si estende con la sua caratterista forma a forcella su circa 60 Km , toccando le tre province di Sondrio , Lecco e Como. E proprio nella zona a Sud compresa tra i due rami lariani , il lecchese a mezzogiorno e il comasco più a occidente , sulle rive dei piccoli laghi briantei , si insediarono i primi abitatori della Valle.
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Gli Hussiti furono i seguaci del riformatore JAN HUSS , bruciato sul rogo durante il concilio di Costanza nell’anno 1415 per volontà dell’Imperatore Sigismondo. Negli anni successivi la morte del loro pensatore il movimento si organizzò sotto vari predicatori. Uno di questi fu Jakoubek di Stribo che nel 1420 fu l’autore dei Quattro articoli di Praga, il credo del manifesto Ussita : - LIBERTA’ PER I PRETI DI PREDICARE IN LINGUA LOCALE E NON IN LATINO.
- COMUNIONE EUCARISTICA CELEBRATA IN TUTTE E DUE LE FORME, IL CALICE CONTENENTE IL VINO E IL PANE , DATO AGLI ADULTI E BAMBINI.
- ESPROPIAZIONE DEI BENI ECCLESIASTICI E POVERTA’ DEL CLERO.
- PENE TEMPORALI PER I PECCATI MORTALI COMMESSI DA MEMBRI DEL CLERO.
Il movimento era composto da varie correnti , gli UTRAQUISTI ( o calicisti ) dal latino Calix traggono il nome dall’ espressione latina usata per la comunione in ambedue le forme , Sub Utraque Specie. Era la fazione moderata formata da aristocratici, borghesi e universitari. Vi era poi la fazione più radicale composta dai TABORITI , formata da contadini e poveri. Traggono il nome dal monte Tabor , una collina vicino alla città di Serimovo Ustì , nella boemia meridionale , ribattezzata così in onore del monte della trasfigurazione di Cristo. Una terza componente del movimento ussita fu la fazione degli HOREBITI , un nome tratto dal monte Horeb , o Sinai, dove Mosè portò le tavole della legge. Infine un quarto gruppo fu quello dei PICCARDI o ADAMITI .
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La guerra dei cent' anni fu un conflitto che vide contrapposti il Regno d'Inghilterra e il Regno di Francia per ben 116 anni (dal 1337 al 1453) , fino all'espulsione degli inglesi dal continente. La guerra vide la nascita di nuove armi e nuovi modi di combattere. Vi fu l'abbandono degli eserciti reclutati su base feudale e incentrati sulla forza d'urto della cavalleria pesante quale regina dei campi di battaglia. Videro la luce gli eserciti professionali , ed il ruolo della fanteria ebbe in alcune battaglie un posto di primo piano. In alcune battaglie i fanti inglesi armati di ARCO LUNGO (LONGBOW) decimarono la cavalleria pesante francese. Il rumore prodotto dalle centinaia di archi in funzione durante le battaglie venne denominato dai Francesi "Arpa del Diavolo".
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Le Guerre d'Italia o Grandi Guerre d'Italia furono una serie di otto conflitti, combattuti prevalentemente sul suolo italiano nella prima metà del secolo XVI (per la precisione durarono dal 1494 al 1559), aventi come obiettivo finale la supremazia in Europa. Furono inizialmente avviate da alcuni sovrani francesi, (Carlo VIII e Luigi XII) calati in Italia, per far valere i loro diritti ereditari sul Regno di Napoli e poi sul Ducato di Milano. Da locali le guerre divennero in breve tempo di scala europea, coinvolgendo oltre alla Francia, soprattutto la Spagna ed il Sacro Romano Impero. Al termine delle guerre la Spagna si affermò come la principale potenza continentale, ponendo gran parte della penisola italiana sotto la sua dominazione diretta (Regno di Napoli, Sicilia e Sardegna, Ducato di Milano, Stato dei Presidii) o indiretta (gli unici stati italiani che seppero mantenere una certa autonomia furono la Repubblica di Venezia ed il Ducato di Savoia).
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Autore |
Giuseppe Cascarino
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Titolo |
CASTRA
Campi e fortezze dell'esercito romano
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Casa Editrice
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Il Cerchio
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Anno |
2010
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Formato |
Libri in brossura
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Pagine |
264
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Fotografie |
oltre 200 tra fotografie e illustrazioni
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Prezzo di Copertina
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ISBN-13 |
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Un' opera approfondita in cui vengono spiegate le regole di costruzione di campi e delle fortificazioni permanenti della Roma antica, Interessante opera di consultazione e in cui è possibile comprendere l'attuale conformazione di molti dei centri urbani delle nostre maggiori città costruite sulla base di campi militari Romani.
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Autore | Giuseppe Cascarino
| Titolo | L'ESERCITO ROMANO Armamento e organizzazione volumi I° / II° / III° | Casa Editrice
| Il Cerchio
| Anno | 2007 - 2008 - 2009
| Formato | Libri in brossura
| Pagine | 268 - 350 - 312
| Fotografie | 200
| Prezzo di Copertina
| € 25.00 / € 29.00 / € 28.00
| ISBN-13 | 9788884741462 - 9788884741738-
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Questi tre magnifiche opere , descrivono e analizzano l'armamento, l'equipaggiamento e le tecniche di combattimento dell'esercito romano. Il primo volume tratta approfonditamente il periodo che va dalla fondazione della città eterna , alle imprese di Giulio Cesare. Il secondo si sofferma sul periodo tra il principato di Augusto e quello di Alessandro Severo, Il terzo e ultimo volume prende in esame il periodo dal III secolo alla fine dell'Impero d'Occidente.
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Autore | Luciano SAlvadori
| Titolo | Soldatini
| Casa Editrice
| Federico Motta Editore
| Anno | 2009
| Formato | Libro in brossura 12.5cm x 18,5cm | Pagine | 383
| Fotografie | 320
| Prezzo di Copertina
| € 19.90 | ISBN-13 | 978-88-7179-610-9
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Da semplice gioco per bambini, nel corso della sua evoluzione il soldatino si è trasformato in un ambito oggetto di collezione. Oggi esso è il risultato di una approfondita conoscenza storica, di un'alta capacità tecnico-manuale e di una notevole sensibilità artistica. Queste pagine, presentano le migliori realizzazioni delle aziende italiane che negli ultimi tempi hanno raggiunto i vertici del mercato, e ripercorrendo forme e colori dell'intera storia dell'umanità, permettono al lettore di fantasticare possibili personalissime collezioni. Luciano Salvadori. grafico pubblicitario e art director. è appassionato collezionista di soldatini. E' stato nel 1985 uno dei soci fondatori dell'AMIS (Associazione Milanese di Uniformologia, del Soldatino e del Figurino Storico) e dal 1994 è responsabile di Genius Temporis. che si occupa tra l'altro di allestie eventi di rievocazione storica e produce toy soldier col marchio Felix Legio.
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