Il BARBAROSSA e la città di COMO
Federico I, noto come Federico Barbarossa è nato tra il 1121 - 1125 ed è morto il 10 giugno 1190 in terra Santa durante la crociata. Salì al trono di germania il 4 marzo 1152 succedendo allo zio Corrado terzo e fu incoronato il 18 giugno 1155 imperatore del sacro romano impero . Non sono noti con certezza né il luogo né la data di nascita di Federico di Hoenstaufen. é probabile che sia nato nel castello di waiblingen , nella prima metà degli anni '20 del XII secolo; il padre di Federico, che portava il suo stesso nome, era il duca si Svevia e apparteneva al partito dei ghibellini . Il prode Federico perseguiva un ideale di impero universale : la supremazia nella contesa col papato per la potestà civile universale, il legame con la tradizione dell'Impero Romano, cui Federico si ispirava, e la sovranità su Comuni e feudatari ribelli. A tal scopo dispose un saldo controllo su tutti i territori della Corona, utilizzando funzionari di umili origini e provata fedeltà, i ministeriales, e si pose l'obiettivo di recuperare gli iura regalia, le regalie, ossia gli inalienabili diritti del potere regio (amministrazione della giustizia, difesa del territorio, riscossione delle imposte .

”Scudo araldico delle truppe imperiali del Barbarossa”
LE CAMPAGNE D'ITALIA
In Italia il potere comunale si stava arrogando poteri propri del sovrano sia all'interno sia all'esterno del territorio urbano, come dimostrava l'esempio di Milano, che aveva apertamente aggredito altri sudditi dell'imperatore, tra cui Como . Dopo la dieta di Costanza le condizioni per scendere in Italia c'erano tutte: lo chiedevano le famiglie feudali per limitare il potere comunale, lo chiedevano i piccoli Comuni alleatisi contro Milano, lo chiedeva il papa stesso Adriano IV, che auspicava l'intervento di Federico contro il Comune di Roma, in cui a partire dal 1143 si era formato un regime cappeggiato da Arnaldo da Brescia, un riformatore contestatore del potere temporale dei papi . Per Federico l’autorità imperiale aveva due aspetti, uno politico, per il quale esercitava il suo dominio in tutto l’impero costituito dalla Germania, dall’Italia, dalla Borgogna e dalla Boemia ed un aspetto spirituale, per il quale era considerato il capo dell’occidente cristiano. Questo riconoscimento poteva avvenire solo con una incoronazione a Roma da parte del papa. Si convinse che la conquista dell’Italia era essenziale per la ripresa della sua autorità imperiale, per cui , stabilizzata la situazione in Germania, iniziarono le sue discese in Italia per rinnovare la sua autorità in questa parte dell’impero, tentativo reso più facile dai contrasti che cominciavano a sorgere tra le città vicine .
Milano era in contrasto con Lodi e con Como per una concorrenza nel campo tessile e per problemi di accesso al Po, per cui Milano aveva raso al suolo Lodi. Como , venne saccheggiata e distrutta dai milanesi nel 1127, dopo un estenuante guerra durata 10 anni. I milanesi violarono siglati accordi di pace e misero a sacco la città distruggendola . la rivalità tra Como e Milano , non si esaurirà con la conclusione della guerra dei dieci anni , anzi Il tradimento degli accordi siglati rimarrà sempre vivo nella mente dei comaschi che vedranno nella discesa in Italia di Federico di Svevia l’occasione di un ‘alleanza per liberarsi dal dominio milanese. Federico scese in Italia per la prima volta nel 1155 e si fece incoronare re d’ Italia a Pavia, poi marciò su Roma dove catturò Arnaldo da Brescia consegnandolo al papa che lo fece ardere vivo . Il papa in cambio lo incoronò Imperatore a Roma( 1155), ma una ribellione popolare esplosa dopo l’esecuzione di Arnaldo e l’opposizione dei feudatari tedeschi obbligarono Federico a tornare subito in Germania. Nel frattempo erano apparsi in Europa i Comuni, in Germania, in Inghilterra, in Francia, nelle Fiandre, ma soprattutto in Italia, tipica forma di governo autonomo delle città, in antitesi alla vecchia autorità feudale, che trovavano spesso il loro punto di riferimento nel vescovo. In questo suo viaggio in Italia, Barbarossa si trova a passare da Como e durante la sua visita rimase colpito da come la città sia stata ridotta dai milanesi, e dalle misere condizioni in cui gli abitanti sono costretti a vivere da molti anni. Ordina che la città con le sue mura e le sue torri venga ricostruita. La seconda discesa del Barbarossa ebbe luogo nel luglio 1158, quando convocò subito una assemblea dei delegati di tutti i vari Comuni, dei vassalli laici ed ecclesiastici italiani e tedeschi e di giuristi dell’università di Bologna, assemblea che si tenne a Roncaglia, cittadina nei pressi di Piacenza. In questa assemblea Federico discusse ed elaborò la “ Costitutio de regalibus” la quale riaffermava la sua autorità sui vari Comuni, sui vassalli italiani ed anche la superiorità dell’impero sul papato, considerato anche lui feudo dell’impero e stabiliva quali fossero le “regalie”, cioè i suoi diritti, dei quali i vari Comuni si erano man mano appropriati e cioè la riscossione di pedaggi, dei dazi da pagare per il passaggio lungo le vie pubbliche, per la navigazione lungo i fiumi e i laghi, per l’ingresso nei porti, l’emissione di monete, la facoltà di nominare magistrati per rendere giustizia, lo sfruttamento delle miniere…. .Nel marzo 1159 ,il Barbarossa ,deciso a risolvere definitivamente la questione milanese , si reca personalmente a Como per chiedere aiuti militari in uomini , armi e viveri. La città lo accolse in tripudio , vennero organizzati tornei e festeggiamenti e gli vennero consegnate simbolicamente le chiavi della città. Venne salutato come il liberatore !! I Comaschi colgono l’occasione di saldare i conti con un vecchio alleato milanese : l’isola comacina , che nella precedente guerra decennale si adoperò al fianco di milano. Una spedizione di navi da guerra solca il lago e assedia l’isola fortificata dandole fuoco. Ancora oggi nel XX1 secolo , la sua venuta viene celebrata a settembre in Como con la rievocazione storica del palio del Baradello e in estate con lo spettacolo pirotecnico sull’Isola comacina. Como scelse di allearsi con l’Imperatore Barbarossa ma alcuni Comuni lombardi si rifiutarono di riconoscere la “costitutio de Regalibus “ e la reazione di Federico fu spietata : rase al suolo Crema (1159) e nel 1162, con un esercito di soldati tedeschi ed italiani ( tra cui i Comaschi) , forniti dai feudatari a lui fedeli ( Marchesi del Monferrato e Conti di Biandrate ) , assediò per due anni Milano, che era il Comune più ricco e più ribelle, radendola al suolo nel 1162. Dopo 35 anni di attesa , arrivò il giorno della rivincita e le Milizie Comasche filo-imperiali parteciparono alla distruzione di milano insieme ai pavesi e ai lodigiani.
Il rapporto tra il Barbarossa ed il Comune di Milano è ben descritto da Giosuè Carducci nella sua ballata “Il Parlamento”, della quale riportiamo qualche strofa :
“Sta Federico imperatore in Como / Allor fe’ cenno il
console Gherardo, / e squillaron le trombe a parlamento /
Signori milanesi il consol disse / la primavera in fior mena
tedeschi / pur come d’uso. Fanno Pasqua i lurchi / ne le lor
tane e poi calano a valle / Como è co’ i forti e abbandonò la
lega / Il popol grida : L’esterminio a Como / Quale volete,
milanesi ? mandar messi a Cesare o affrontar / a lancia e
spada il Barbarossa in campo / A lancia e spada, tuona il
parlamento, a lancia e spada il Barbarossa in campo”.
LA BATTAGLIA DI CARCANO
Più non hai d’uopo di vegliar su Como !
Mediti forse ne la fronte oscura
Rimedi a’l tempo che ti ha vinto e domo ?
T ’inchina, vecchio; sotto le tue mura
Passa il carroccio , vi trasporta l’uomo
Sovra l’acque , su i monti e la pianura
A la vittoria d’ogni avverso gnomo .
Le pugne orrende , i roghi e Barbarossa
invan tu cerchi su la verde china ,
d’italo sangue già fumante e rossa :
Co’l fragor de’ telai da’l colle a’l piano
oggi de’l lario la gentil reina
canta le glorie de’l lavoro umano .
Intanto nell’ottobre del 1174 il Barbarossa ridiscese in Italia con un forte esercito e recuperò l’alleanza perduta coi comaschi . L’esercito della Lega e quello dell’Imperatore con al seguito pavesi e comaschi giunsero allo scontro campale nei pressi di Legnano ( battaglia di Legnano 29/05/1176 ) , in quest’occasione il Barbarossa venne sconfitto ma riuscì a fuggire , mentre le truppe di Como subirono molte perdite .
LA MORTE
Dopo le campagne d’Italia , Federico di Svevia si recò a combattere in Oriente contro Saladino , sultano di babilonia.
Federico Barbarossa morì in Terra Santa nel 1190 . Le esatte circostanze della morte di Federico sono sconosciute . Si ipotizza che l'anziano Imperatore sia stato disarcionato da cavallo e lo shock dovuto all'acqua fredda di un fiume gli abbia causato un arresto cardiaco oppure, forse appesantito dalla sua stessa armatura e fiaccato dall'intensa calura del giugno siriano, Federico I affogò nelle acque del fiume che stava attraversando mentre l’esercito crociato stava puntando alla riconquista di Gerusalemme.
LA LEGGENDA
La figura di Federico alimenta molte leggende,una versione più mitologica della sua morte è basata sull'ipotesi che fosse in possesso della leggendaria Lancia del Destino(lancia di Longino che trafisse il corpo di Cristo). Secondo il mito, chiunque possieda la lancia è imbattibile, ma se il portatore ne fosse privato, perderebbe anche la vita di lì a poco. Federico morì guadando il fiume e, in quel momento, alcuni resoconti dicono che la lancia cadde dalle sue mani. Un'altra leggenda è quella dell’eroe dormiente , come le più antiche leggende britannico-celtiche di Artù e Bran il Benedetto. Questa leggenda vuole che egli non sia morto, ma addormentato coi suoi cavalieri in una caverna nelle montagne di Kiffhauser in Turingia e che quando i corvi cesseranno di volare intorno alla cima, si desterà e porterà la Germania alla sua antica grandezza. Secondo la leggenda, la sua barba rossa sarebbe cresciuta attraverso il desco al quale siede. I suoi occhi sarebbero mezzi chiusi nel dormiveglia, ma di quando in quando alzerebbe la sua mano e manderebbe un fanciullo all'esterno per vedere se i corvi abbiano smesso di volare. Quando l’Aquila volerà sarà giunto il momento di tornare !! Una storia simile, ambientata in Sicilia , era precedentemente attribuita a suo nipote Federico secondo.